Gli Struts lanciano il loro terzo album in studio, intitolato Strange Days, collaborando con Robbie Williams nella realizzazione della title track.
Gli Struts hanno annunciato alcuni dettagli del loro prossimo album, che vede anche una collaborazione con Robbie Williams. Il terzo lavoro discografico in studio dei rockers britannici è stato intitolato Strange Days e sarà pubblicato il 16 ottobre 2020. L’album include il singolo Another Hit of Showmanship precedentemente pubblicato, con Albert Hammond Jr. degli Strokes.
Non solo: hanno realizzato collaborazioni con Tom Morello dei Rage Against the Machine e Joe Elliott dei Def Leppard. Insieme all’annuncio dell’album, gli Struts hanno anche presentato in anteprima la title track di Strange Days, una ballata con la pop star inglese Robbie Williams.
Struts, Strange Days è il nuovo album: title track con Robbie Williams
Strange Days è il titolo del terzo e nuovo album degli Struts. La canzone, che conferisce il titolo all’album, è stata realizzata avvalendosi della collaborazione di Robbie Williams. Come spiega il frontman Luke Spiller, Williams lo ha chiamato “di punto in bianco” dopo aver visto lo streaming settimanale della quarantena degli Struts.
In una nota diffusa dalla band, è stato comunicato il lancio del nuovo album nonché la collaborazione con l’ex Take That: “Abbiamo avuto l’onore di ospitare, nella title track, uno dei nostri eroi musicali, il leggendario Robbie Williams“.
Il video di Strange Days:
Strange Days è la seconda canzone rilasciata di recente dagli Struts, dopo Another Hit of Showmanship, con Albert Hammond Jr. degli Strokes.
Struts, com’è nata la canzone con Robbie Williams
La band glam pop britannica ha spiegato anche come è stata realizzata la canzone che dà il nome al nuovo album. “Stavo facendo Quarantine Radio e Robbie mi ha contattato di punto in bianco chiedendomi se potevamo parlare“, queste le parole del frontman Luke Spiller, riferendosi allo spettacolo Instagram Live lanciato dagli Struts nei primi giorni del lockdown.
“Ci siamo sentiti su Face Time per circa due ore la prima volta che abbiamo parlato, discutendo della vita, della musica, degli UFO e di qualsiasi altra cosa a cui si può pensare“, e aggiunge: “Gli ho chiesto se gli sarebbe piaciuto lavorare insieme ad un certo punto e, mentre stavamo realizzando l’album, ci ha gentilmente permesso di venire a registrarlo mentre cantava sulla sua veranda“.